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Android: queste sono le app dannose che non devi scaricare

Android: queste sono le app dannose che non devi scaricare

Android è il sistema operativo che molti di noi sceglierebbero per la versatilità e il suo essere multitasking in termini di app contenuti all’interno dello Store ad essi dedicato.

Non è un caso che proprio Play Store di Google sia lo store online più amato dagli utenti, capace di fornire ogni genere di servizi e applicazioni funzionali alle necessità e ai gusti della gente.

Tuttavia lo store dedicato ad Android può presentare qualche problemino in termini di applicazioni potenzialmente dannose per il nostro dispositivo smartphone. Quali sono queste app?

Quali sono le app potenzialmente dannose

Facebook è uno dei social network amati, che permette di interagire lavorare e fare community. Ma anche il ‘figlio social’ di Mark Zuckemberg presenta dei problemi da non trascurare, a cominciare in termini di megabyte che apporta sul nostro dispositivo una volta scaricato dallo store. Quindi pesantezza, lentezza, continui aggiornamenti e un grave problema di ‘Battery Drain‘ portano lo smartphone a scaricarsi prima del tempo. Proprio la versione Lite di Facebook risolve questi problemi.
Lo stesso discorso vale per Snapchat: app trasformista ma che richiede un dispendio energetico allucinante!



Ultimo ma non meno importante è Turbo Power Clean, app gratuita sul Play Store. Questa tende a mettere in conflitto tra loro alcuni processi mentre pulisce la RAM, rallentando così il dispositivo.

Come proteggere il proprio conto corrente su Android

I ricercatori di ESET (acronimo di Enjoy Safer Technology) hanno individuato un’app Android potenzialmente dannosa non disponibile sullo store di Google ma su piattaforme di terze parti: infatti provvede a disporre un trasferimento in denaro tramite PayPal e sottrae i dati di accesso Google, Skype e Viber, oltre che accedere alle informazioni ottenute tramite WhatsApp e ottenere nome utente e password per l’utilizzo dei principali servizi di banking online.

Questa app è presentata come “ottimizzatore Android” e il suo compito principale è combinare le funzionalità di un trojan bancario con l’utilizzo dei servizi di accessibilità. Secondo l’analisi pubblicata dai tecnici di ESET, infatti, il malware predispone l’utente all’abilitazione di due servizi di accessibilità pericolosi. Ciò avviene anche quando abbiamo installato l’app PayPal sul nostro smartphone: in questo caso l’app simula alcune operazioni da parte dell’utente che attivano il trasferimento di denaro.

Ad attivazione avvenuta, l’app mostra una notifica falsa che invita l’utente ad effettuare il login per poi assumere il controllo dell’applicazione.


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