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Quanti Bitcoin ci sono in circolazione adesso? Quanti Bitcoin ci sono ancora da Minare

Quanti Bitcoin ci sono in circolazione adesso? Quanti Bitcoin ci sono ancora da Minare

Quanti Bitcoin ci sono in circolazione in questo momento? Quanti Bitcoin ci sono ancora da minare e come si prospetta il futuro per la criptovaluta per eccellenza? Inauguriamo ufficialmente la nostra nuova categoria del blog dedicata alle crypto parlando della quantità di Bitcoin in circolazione e cercando di rispondere alle domande più usuali su questa moneta digitale che fa tanto parlare di sè.

Nell’articolo leggerai diverse informazioni che potranno tornarti utile e miglioreranno il tuo livello informativo sul mondo bitcoin e nell’ultimo paragrafo daremo noi una personale considerazione su questa criptomoneta, ci piace o non ci piace? Rimani a leggere, per scoprirlo.

Nozama Lab vuole essere un sito informativo in diversi campi, ci piace informarci e informare allo stesso tempo. Seguendoci quotidianamente avrai modo di ampliare le tue conoscenze nelle diverse categorie di interesse. Il nostro obiettivo è scrivere articoli approfonditi per cercare di lasciare sempre un qualcosa di buono a chi decide di leggerci, un’informazione in più, un approfondimento più preciso o una spiegazione semplificata di qualcosa di complesso. Aumentare la consapevolezza di ciò che ci circonda per dare un contributo alla società: questo è il nostro piccolo progetto.

Fatta questa premessa per chi non ci conoscesse ancora, possiamo partire con l’approfondire cos’è un Bitcoin per arrivare a rispondere nei successivi paragrafi alla domanda principale sui cui si basa l’articolo, cioè la quantità di Bitcoin in circolazione. Via, buona lettura.


Cos’è Bitcoin (Quanti Bitcoin ci sono in circolazione adesso)

Da definizione sappiamo che Bitcoin è una moneta virtuale (o criptomoneta o ancora criptovaluta) decentralizzata, quindi rispetto a tutte le altre valute nel mondo, senza una Banca Centrale che la regoli e che la distribuisca in maggior quantità. Ne esistono infatti una quantità finita nel mondo, o meglio in rete. Bitcoin si basa su una rete di pc che la gestiscono in modalità distribuita, peer-to-peer (tecnologia Blockchain che approfondiremo a breve) e una complicata crittografia che la protegge e ne assicura le transazioni.

Sai il motivo principale dietro la creazione del Bitcoin? La criptomoneta più famosa di tutte sarebbe stata realizzata per baipassare il ruolo degli istituti finanziari per effettuare pagamenti online da un soggetto ad un altro. Da qui la decentralizzazione della stessa, la tecnologia blockchain e il suo carattere autonomo.

Nel tempo è divenuta però oggetto di grandi speculazioni, soprattutto dopo la sua quotazione in Borsa, che avviene in modo continuo, 24 ore su 24, 5 giorni su 7 (dal lunedì al venerdì). Un ciclico scontro tra domanda e offerta che mantiene alta la volatilità della criptovaluta.

 

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Chi ha inventato Bitcoin

Bitcoin diventa sempre più affascinante a mano a mano che si leggono sue informazioni. Ma una domanda sorge spontanea: Chi è il genio o i geni che hanno ideato tutto ciò? Bitcoin sarebbe stato creato nel 2009 da 1 o più hacker chiamati con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

Il nome affibbiato a questa criptovaluta “Bitcoin” farebbe riferimento al protocollo su cui si basa. É proprio nel 2009 che risale la prima versione del software client utilizzato per supportare il progetto. A due anni dalla creazione però, Satoshi Nakamoto decise di abbandonare il progetto e di dedicarsi ad altro.

Il bello dell’invenzione è che non esiste qualcuno che possiede o controlla Bitcoin, è Open Source. Gli unici modi per “collezionare criptovalute” sono: comprarle da un qualche marketplace di criptovalute, tradarle su qualche broker in forma di CFD, oppure provare a minarle, cioè estrarle dalla rete attraverso calcoli algoritmici fatti da un computer e una scheda video molto potente. Per saperne di più, vi consigliamo di visitare il vero sito dedicato a Bitcoin in italiano: https://bitcoin.org/it/.


Cos’è la Blockchain

Parlare di Blockchain in termini semplici può essere simile a parlare di una sorta di registro online distribuito e ordinato.

La nascita di Bitcoin nel 2009 ha contribuito in larga scala a fare luce sulla sua struttura tecnologica. Questa famosa decentralizzazione di cui tanto si parla si appoggia proprio alla Blockchain. Ogni “particella di Bitcoin” è come se fosse un’ informazione registrata e distribuita tra diversi nodi di una rete. Ciò è una garanzia di sicurezza e tracciabilità. Nessun bisogno di intermediari, nessuna possibilità di modifica dei dati, trasparenza e una certa programmabilità nei trasferimenti di informazioni.

Una tecnologia veramente rivoluzionaria che non si limita al mondo delle criptomonete ma arriva ad ambiti di attività quasi inimmaginabili. Tra le applicazioni più interessanti vi sono quelle in ambito finanziario, medico, scolastico, nella moda, nei trasporti… e in tantissimi altri ancora da esplorare. É forse questo il passo tecnologico veramente rilevante per l’umanità, molto più di Bitcoin.

Ma andiamo a scoprire ora quanto vale.

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Quanto vale un Bitcoin

Quanto vale un Bitcoin attualmente? Il prezzo di un Bitcoin è in continua fluttuazione. Al momento in cui stiamo scrivendo questo articolo si trova a $29.123,40. É incredibile pensare come all’inizio non arrivassero a valere neanche un’euro. Oppure pensare come dalla quotazione il loro valore sia passato da poco più di 300 dollari a raggiungere un picco di $60,000 ad aprile 2021.

Sicuramente tanta speculazione, tante mosse di carattere commerciale da parte di aziende note, come Tesla, prima entusiasta della criptomoneta tanto da introdurla come metodo di pagamento delle sue vetture, poi contraria all’utilizzo della stessa a causa della troppa energia impiegata per minarla. Potremmo dire una moneta virtuale in preda ai media, pur sempre però affascinante e curiosa.



Al di là delle presunte speculazioni, i media ci continuano a riportare notizie su una sempre maggiore quantità di attività commerciali propense ad accettare Bitcoin come metodo di pagamento per i loro prodotti e/o servizi. Arriverà a fare davvero il boom ed essere impiegato nella quotidianità delle persone? Diteci la vostra con un messaggio sul nostro profilo Instagram ufficiale (@nozama_lab).

É giunto il momento di rispondere alla domanda più importante di tutto l’articolo: quanti bitcoin ci sono in circolazione? Lo vediamo nel prossimo paragrafo.

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Quanti Bitcoin ci sono in circolazione

Eccoci finalmente arrivati al paragrafo principe. Qui risponderemo in modo accurato alla domanda: quanti Bitcoin ci sono in circolazione in questo momento? La domanda più importante e più interessante per farsi un’idea su quadro generale della situazione Bitcoin.

Il fatto che Bitcoin sia una risorsa finita gli permette di conservare un certo valore nel tempo e mantenerlo. Ma siamo sicuri che un domani qualcuno non decida di crearne di nuovi? Non dimentichiamoci che sono una creazione umana, un “giochetto” informatico, sicuramente non una risorsa naturale da proteggere poichè non ricreabile. Questi sono alcuni dubbi su cui riflettere per capire se il proprio amore verso Bitcoin sia giustificato o falsato da un pensiero poco lucido.

Ad ogni modo, senza divagare, rispondiamo alla domanda in oggetto. Guardando i dati di CoinMarketCap, noto portale di riferimento per ottenere dati e analisi in continuo aggiornamento su tutte le principali criptovalute, Bitcoin ha una fornitura attuale di 18.751.800 unità. Quindi, al momento della scrittura di questo articolo, esistono 18,796,381 Bitcoin nel mercato. Dato che le attività di mining sono in continua operatività, questo numero continuerà a salire velocemente nel tempo.

É mediamente la criptomoneta più scambiata in assoluto sui mercati. La capitalizzazione di mercato di Bitcoin si attesta sui 900 miliardi di dollari (a salire). Capitalizzazione di mercato = prezzo corrente x offerta circolante. Ok, 18 milioni e più di Bitcoin in circolazione ma quindi in totale quanti sono?

Quanti Bitcoin esistono in Totale

Come riportato nei dati di CoinMarketCap relativi a Bitcoin e come risaputo da quasi tutti gli amanti e appassionati del mondo crypto, esistono in totale 21 milioni di Bitcoin. Di cui ne mancano un 10% da trovare o meglio da estrarre.

Perchè proprio 21 milioni? Non sappiamo il perchè di questa scelta ad opera di Satoshi Nakamoto. Ne sarebbero potuti essere creati molti meno o molti di più, rimane un mistero ad oggi.


Quanti Bitcoin ci sono ancora da Minare

Pensare che esistano milioni di computer che in questo momento, giorno e notte, sono al lavoro per risolvere calcoli complessi ed estrapolare dalla rete piccole percentuali di bitcoin alla volta fa quasi impressione. Chissà quante schede video impiegate, quanta energia e risorse utilizzate.

Quanto durerà ancora tutto questo, quanti sono i Bitcoin che devono essere ancora minati? E soprattutto, quando i Bitcoin da minare saranno finiti, cosa succederà?

Sempre secondo i dati di CoinMarketCap e anche solo facendo un semplice calcolo matematico, ci accorgiamo che sono stati prodotti quasi il 90% dei Bitcoin totali. Ci siamo quasi verso la fine. Si tratta di una semplice sottrazione. Ci sarebbero ancora da minare 2,203,619 Bitcoin al momento della scrittura di questo articolo che sicuramente aggiorneremo nel tempo.

Come vi sembra come numero? Ancora tanti? Secondo voi quanto tempo ci vorrà ancora per finire di minare Bitcoin? La risposta reale a questa domanda potrebbe sorprenderti perchè non ti abbiamo detto un dettaglio importnate. Quest’ultimo 10% non sarà minato in pochi anni o mesi… ma ci vorranno ancora più di 100 anni circa, sì hai capito bene e ora ti spieghiamo perchè.

Al momento della creazione di Bitcoin è stato introdotto nel suo protocollo una regola, per la quale, ogni 210.000 blocchi estratti, le ricompense sono dimezzate. Cosa significa? Che più Bitcoin si minano e più diventa difficile trovarli. Tradotto ancora significa che l’ultimo Bitcoin non sarà mai estratto prima del 2140 circa. Fa impressione vero? Questo è il protocollo, ci vorrà un bel lavoraccio da parte delle macchine per arrivare alla fine. Cosa ne pensi?

Ecco che allora, volendo pensare a cosa succederà qualora un domani venissero minati tutti i Bitcoin… possiamo dire che il problema non si pone dal momento che 100 anni sono davvero tanti.

Il mondo cambierà completamente e sia io che tu che stai leggendo questo articolo probabilmente non ci saremo più o saremo troppo vecchi per poter preoccuparci di Bitcoin. Ad ogni modo qualcosa potrebbe succedere. In particolare nuovi hacker potrebbero decidere di mettere mano al software su cui si basa Bitcoin e aumentarne il numero così da farne perdere valore, almeno in minima parte, a seconda dell’esigenza che avrà la popolazione e dell’impiego che ne sarà fatto.


Considerazioni su Bitcoin (Quanti Bitcoin ci sono in circolazione adesso)

Eccoci arrivati al paragrafo finale dedicato alla nostra personalissima opinione su Bitcoin. Dal nostro punto di vista questa criptovaluta è una vera e propria rivoluzione che non può lasciare nessuno indifferente. Una rivoluzione nel mondo della finanza e in molti più ambiti grazie alla tecnologia su cui si basa (blockchain).

A parte questo però abbiamo difficoltà ad accoglierla ufficialmente nella nostra economia e nell’economia reale a livello generale. Al momento, la moneta digitale decentralizzata più famosa di tutte è largamente usata da delinquenti e molto poco dagli esercizi commerciali.

Warren Buffet l’ha praticamente definita “un’illusione” in alcune importanti interviste. Bene, non siamo così catastrofici nel definire Bitcoin ma allo stato attuale non abbiamo una considerazione positiva e utile sulla criptomoneta.

Cerchiamo di metterla sempre in discussione e ci chiediamo quando non sarà più oggetto di fini speculativi ma entrerà ufficialmente a far parte della nostra economia reale. Arriverà un giorno in cui la maggior parte della popolazione potrà pagare un caffè in Bitcoin senza problemi? La forte volatilità nella Borsa valori delle criptovalute condizionerà positivamente o negativamente gli esercizi commerciali che vorranno impiegarla come metodo di pagamento?



Vediamo questo scenario di usabilità quotidiana complicato anche se già diversi grossi brand e marketplace hanno annunciato la volontà di accettare Bitcoin come pagamento.

Binance, la famosa piattaforma di scambio di criptovalute sta lavorando con Shopify per impostare Bitcoin come metodo di pagamento sugli ecommerce. Il brand di abbigliamento di lusso Philip Plein ha annunciato la possibilità di acquistare capi con Bitcoin… insomma la direzione sempre chiara ma si vedrà. Siamo interessati a sapere la tua opinione a tal proposito. Sei d’accordo con noi o la pensi diversamente?

Se ti va mandaci un messaggio in direct su Instagram (@nozama_lab) con il tuo pensiero, lo leggeremo molto volentieri e ti diremo la nostra. Quanti Bitcoin ci sono in circolazione adesso? Ora lo sai e ci auguriamo di averti risposto in maniera esaustiva a tutte le curiosità proposte. Ci vediamo nel prossimo articolo.

Tesla, Apple e il governo americano possiedono Bitcoin

Nel 2021 su tutte le testate giornalistiche si leggeva: “Tesla ha investito $1,5 miliardi (su $19 miliardi di liquidità disponibile) in Bitcoin e il valore della criptovaluta è volato alle stelle”. Dal nulla, una scelta forte, coraggiosa ma lungimirante.

Perchè Tesla ha comprato Bitcoin?

Il motivo di tale investimento risiedeva in primis in una nuova strategia di diversificazione degli investimenti approvata dal consiglio di amministrazione dell’azienda automobilistica di Elon Musk. L’obiettivo è sempre quello di massimizzare i profitti, diversificando. I nuovi asset di investimento non riguardavano solamente la più famosa criptomoneta ma anche beni digitali, materie prime (come l’oro) e altro ancora. Insomma, una scelta strategica direttamente connessa agli investimenti.

Eppure, le prospettive sul medio-lungo termine sono di maggior rilievo. Sì perché il colosso di auto elettriche stava pensando di inserire ufficialmente Bitcoin come metodo di pagamento per l’acquisto dei suoi prodotti elettrici. Musk, da sempre favorevole al Bitcoin e tecnologia blockchain potrebbe fare il grande passo per rendere la criptomoneta sempre più adatta ad un uso commerciale e quotidiano.

L’attuale uomo più ricco del mondo (Elon Musk) potrebbe prendere quest’ultima direzione, mostrandosi pioniere di questa rivoluzione dopo aver investito una buona fetta della liquidità aziendale di Tesla su Bitcoin. Vuole forse influenzare altre top aziende a fare lo stesso per accettare come metodo di pagamento Bitcoin? É questa una considerazione rilevante su cui riflettere.

Anche Apple sul Bitcoin

Intanto, sempre in USA, anche Apple starebbe manifestando interesse in un investimento simile. Addirittura qualcosa in più… l’azienda di Cupertino potrebbe diversificare entrando proprio nel mercato exchange per criptovalute. Investire $ 2 miliardi in Bitcoin significherebbe per Apple investire circa solo l’1% della propria liquidità aziendale… fattibile. Ciò darebbe un’altro scossone al mercato della criptomoneta verso l’alto, verso nuovi massimi. Vedremo se questo trend al rialzo si concretizzerà o meno.

Quanti Bitcoin ha il governo americano?

Rilevazioni dell’ultimo periodo mostrano come il governo americano sia ad oggi uno dei principali Holder di Bitcoin al mondo con bene 200 mila BTC in possesso, per un valore complessivo di 5 miliardi di dollari.


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