Bodybuilding

Brutta Genetica: come capire se hai una buona genetica o meno

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Credi di avere una brutta genetica poichè fai fatica ad ottenere risultati dagli sforzi in palestra? Ti vedi male allo specchio o credi di aver dei punti fisici carenti inrecuperabili. Bene, non preoccuparti, abbiamo deciso di creare il seguente articolo informativo al fine delineare tutti quei fattori che andrebbero considerati prima di definire la propria genetica fisica bella o brutta e alcune considerazioni interessanti al riguardo. Non è un articolo super scientifico, alterneremo infatti informazioni generali oggettive a considerazioni personali, insomma un po’ di concetti logici effettuati da appassionati di questo mondo.

Qualora volessi darci un feedback a riguardo, ti invitiamo a scriverci un messaggio in direct su Instagram alla nostra pagina ufficiale (@nozama_lab). Detto ciò partiamo ad analizzare alcuni punti relativi alla genetica di una persona.



Conformazione fisica genetica: somatotipo

Nell’ambito del Bodybuilding, anche amatoriale, il fattore della genetica è molto importante poichè è in grado di delineare gli sviluppi futuri del fisico di una persona. Prendiamo per esempio i 3 somatotipi classici di un uomo: ectomorfo, mesomorfo ed endomorfo. La prima tipologia di fisico si contraddistingue per una generale magrezza, è quel fisico longilineo di una persona che mangia ma non ingrassa e che fa fatica a mettere massa muscolare. La seconda tipologia citata riguarda una tipologia di individuo muscolarmente sviluppato senza l’eccessivo bisogno di fare esercizio fisico. Mentre la terza tipologia riguarda tutti quegli individui “più grossi” che prendono peso e grasso molto facilmente.

Definiti questi 3 parametri genetici base legati alla conformazione fisica di ognuno di noi, andiamo a delineare altri aspetti legati alla genetica e difficilmente modificabili con l’allenamento.



Brutta Genetica? Pensi di averla?

Pensi di avere una brutta genetica? Sappi che il mondo della palestra accoglie tutti ed esiste proprio per far migliorare le persone dal punto di vista fisico. Siamo esseri imperfetti sotto tantissimi punti di vista o perfetti sotto altri ancora.

Sicuramente un primo passo efficace per giudicare la propria genetica fisica è quello del confronto. Ma con chi? Sicuramente non con i fitness models o i vostri bodybuilders preferiti su Instagram… al di là del doping, potrebbero anche avere una genetica eccelsa ma si discostano dalla media. La media della popolazione la si trova nelle comuni palestre. Per confrontare il proprio fisico geneticamente con altri individui, è opportuno farlo sotto diversi punti di vista, analizzando in primis le genetiche altrui.

Ma vediamo alcuni criteri oggettivi per valutare la genetica di una persona dal punto di vista del culturismo.



Criteri per valutare una buona genetica

Dai un’occhiata a questi punti prima di esprimere sentenze su te stesso. Il primo punto riguarda la predisposizione ossea. In particolare il rapporto tra la larghezza delle spalle (dimensione clavicolare) e quella del bacino, per generare il famoso effetto V-shape. Avere un bacino stretto è infatti una qualità genetica invidiabile, al contrario averlo largo non lo è, negli uomini. Un secondo punto riguarda le inserzioni muscolari. Come sono “incastrati” i tuoi muscoli, sono ben posizionati e hanno un buon margine di crescita? C’è chi ha un addome perfettamente simmetrico e chi invece al contrati lo ha asimmetrico, “brutto” da vedere. Chi ha invece per natura un petto piccolo che non cresce o chi dei tricipiti che non spiccano nelle braccia. C’è chi ha un bicipite lungo oppure un bicipite corto. Oppure i famosi polpacci grossi, senza allenarli. Questi esempi per cercare di spiegare le “inserzioni muscolari” che possono avere un forte impatto visivo sul fisico. Un altro fattore riguarda la tolleranza all’allenamento. Come risponde il corpo in sala pesi? Riesce a tollerare volume, intensità, frequenza? In quanto tempo riuscite a recuperare? Quanti pesi vi servono per sfinire il muscolo? Queste sono le domande da porsi per provare ad intuire la bontà della genetica di un individuo.

Una volta analizzati su te stesso tutti questi fattori, sì che potresti decretare di avere o meno una brutta genetica, non prima.



Metabolismo genetica

Un’altro punto interessante potrebbe essere invece legato al metabolismo. Fattore, quest’ultimo, che si può “allenare” e migliorare ma di per sè corrisponde a un certo tipo di genetica. Come risponde il tuo corpo alla dieta? Normalmente un buon metabolismo non è per forza super veloce, anzi dovrebbe consentire di ingrassare facilmente in caso di un maggior consumo di calorie e dimagrire altrettanto facilmente abbassando le calorie ingerite.

Leggi anche: quante ripetizioni fare per definizione | Ronnie Coleman miglior bodybuilder di sempre

Conclusioni brutta genetica

L’argomento genetica non è affatto semplice. Ci sono tantissime sfaccettature e considerazioni che si possono fare. Spesso si giudica un fisico brutto per come appare esteticamente ma non si considerano tutte le variabili del caso… magari è “brutto” solo un gruppo muscolare, magari si giudica un fisico ancora all’inizio del suo percorso di cambiamento in palestra e altro ancora.

Ad ogni modo, dopo questo breve ma intenso approfondimento siamo sicuri che alcuni di voi rivaluteranno la propria “brutta genetica” e inizieranno a lavorare ancor più sodo in palestra per migliorarsi.


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