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Amazon Echo vs Google Home? Quale è meglio comprare

Amazon Echo vs Google Home? Quale è meglio comprare

In questo articolo ci concentreremo sulle differenze fra Amazon Echo e Google Home (Amazon Alexa vs Google Assistant).

Google Home è già sul mercato italiano dallo scorso marzo. Amazon Echo è arrivato recentemente qui da noi in italia. È giusto iniziare a fare qualche confronto. Dopo una piccola introduzione sugli smart speaker, vedremo quali sono i criteri fondamentali che dovrebbero guidare la nostra scelta. Dopodiché, faremo un confronto, a livello operativo, tra Alexa e Google Assistant. Quindi analizzeremo le differenze Amazon Echo Google Home, Amazon Echo Dot e Google Home Mini.


Cos’è uno smart speaker ?

Uno smart speaker (o altoparlante intelligente) è uno dispositivo che, a differenza di uno speaker bluetooth, si connette al WiFi domestico e presenta al suo interno un software che è in grado di recepire comandi vocali e rispondere/reagire di conseguenza. Quest’intelligenza artificiale contenuta al suo interno, si presenta sotto forma di ciò che chiamiamo assistente vocale o virtuale, compagno digitale già ampiamente utilizzato nei nostri smartphone, tablet e PC (Google Assistant, Siri, Cortana, ecc). Dunque, l’assistente vocale rappresenta il cuore e cervello dello speaker e ciò che gli consente di capire l’utente e compiere le azioni richieste.

Quando considererai l’acquisto di uno speaker, a parte le caratteristiche tecniche, il principale elemento che dovrai valutare sarà proprio l’assistente vocale integrato nello stesso, in quanto le funzionalità dipenderanno da questo. Google Home si basa su Google Assistant mentre Amazon Echo si basa sul software Alexa. Negli USA, al momento, questi assistenti vocali sono a loro volta integrati in alcuni smart speaker di terze parti (Sonos e Harman Kardon Allure con Alexa, JBL con Assistant). Potrebbero quindi arrivare presto anche in Italia. Ci aspettiamo infatti, il prossimo anno, un vero e proprio boom dell’offerta con l’entrata in gioco, accanto a Google, Amazon ed Apple, di nuovi brand come LG, JBL, Samsung, Sonos e addirittura Spotify e Facebook. Inoltre l’integrazione ormai avviene anche tra assistenti vocali: da pochi giorni infatti Alexa è ufficialmente integrata con Cortana.

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Quale scegliere fra Alexa e Google Assistant ?

Innanzitutto, oggettivamente non può esserci un vincitore, perlomeno non in tutti gli aspetti. Ecco gli elementi che dovrai valutare prima dell’acquisto:

    • L’utilizzo che vuoi fare dello smart speaker e le tue priorità: vuoi utilizzare lo speaker principalmente per ascoltare musica? Oppure per ricercare informazioni e facilitare la vita di tutti i giorni? Oppure come hub per la tua smart home e quindi per controllare i dispositivi compatibili come luci, termostati, condizionatori, serrature ecc.?
  • L’ecosistema, i prodotti e i servizi che utilizzi quotidianamente: fai uso prevalentemente di prodotti e servizi Google (e.g. Google Chromecast, Google Play, Google Maps, ecc.) o sei un avido shopper e fan di Amazon (membro Prime, utente di Audible, Kindle, Prime Video, Firestick o Amazon Music)? Utilizzi prodotti e servizi compatibili con Google Home o con Alexa o con entrambi (Spotify, Netflix, ecc.)? La compatibilità sarà una leva essenziale per la tua scelta.

La differenza più importante ed evidente tra Google Home ed Amazon Echo risiede nell’assistente vocale di cui fanno uso. Amazon Echo utilizza Amazon Alexa, totalmente nuova per gli italiani e forse poco matura al momento del suo lancio. Google Home, invece, si affida a Google Assistant, già conosciuto dagli utenti di dispositivi Android.

Le funzionalità base di ogni smart speaker

Entrambi ti permetteranno di usufruire delle funzionalità basiche di un assistente vocale/smart speaker. Ricercare informazioni sul web, dal meteo al traffico, dalle curiosità e ricette alle notizie in tempo reale. Gestire il tuo calendario, i tuoi promemoria, la lista della spesa e delle attività da svolgere. Riprodurre musica ed altri contenuti multimediali. Per quanto riguarda queste attività, la differenza tra Alexa e Google Assistant non sta tanto nel cosa sanno fare, ma nel come lo fanno. O su quali servizi (radio, streaming, ecc.) si appoggiano. Google Assistant, per esempio, sarà a suo agio con il proprio ecosistema, anche se non sempre eccelle rispetto ad Alexa (per esempio la gestione del calendario è ancora una nota dolente per molti).


Sono in grado di controllare i dispositivi (laddove compatibili) che abbiamo in casa. Prese ed interruttori, luci, serrature, termostati, elettrodomestici come televisori, frigoriferi e lavatrici, sistemi audio e sistemi di sicurezza e così via. Non solo, dipendendo dalle piattaforme e servizi di terze parti che supportano, saranno in grado di svolgere per noi una serie di azioni impensabili. Anche eseguire chiamate o inviare messaggi. Basta pensare che negli USA, questi smart speaker vengono utilizzati per ordinare taxi, cibo a domicilio ed eseguire ordini e-commerce. E addirittura controllare la propria auto, un trend che scommettiamo arriverà anche in Italia tra qualche anno !

Dunque, per quanto riguarda la domotica e smart home, la differenza tra Amazon Alexa e Google Assistant sta nei servizi, dispositivi, piattaforme e brand supportati. Durante la fase d’acquisto, quindi, dovrai passare a rassegna questi, domandandoti se ciò che possiedi (o conti di acquistare) sia compatibile con lo smart speaker scelto.

Ricordiamo, comunque, che nel caso di dispositivi non direttamente compatibili con Google Home o Amazon Echo, si possono utilizzare degli intermediari come Broadlink o IFTTT in grado di connettere questi smart speaker con altri brand (se supportati).

Google Assistant migliore di Amazon Alexa

Per quanto riguarda l’assistenza vocale e l’intelligenza del software, Google Assistant è visibilmente in vantaggio. Alexa effettua le sue ricerche sul motore Bing e basa le sue risposte principalmente su Wikipedia. Al contrario, Google Assistant gioca le sue carte su un territorio più vasto, fornendo risposte più complete ed esaurienti. Non a caso, utilizza a suo favore la sua indiscussa esperienza nel campo delle ricerche, coltivata per anni e anni. A chi chiediamo continuamente i nostri quesiti se non a Google? Ovviamente, se la domanda è inerente allo shopping e alle caratteristiche di determinati prodotti, Alexa ci vede molto più chiaro. Amazon non può certo farsi scappare l’opportunità di aiutare un potenziale cliente!

Una conversazione più naturale



Altro punto a favore per Google Home è la fluidità e la naturalezza della conversazione. La voce di Alexa può sembrare più naturale. Inoltre, è in grado di sentirci meglio, rispetto a Google Assistant, in situazioni rumorose o disturbate da altri suoni. Tuttavia, possiamo dire che Google sa comprenderci meglio. Con Alexa, dovremmo imparare ad esprimerci in una determinata maniera, stare attenti alla pronuncia o utilizzare specifici vocaboli o determinate sequenze di termini per far sì che ci comprenda. Non un grosso problema, una volta che ci familiarizziamo. Tuttavia, Google sa andare un pelino oltre ed elaborare meglio le nostre domande. Come con un amico, non dobbiamo preoccuparci più di tanto su come ci esprimiamo e, a poco a poco, esso sarà in grado di personalizzare ed ottimizzare le risposte. Non sorprende che la personalizzazione, possa essere, in futuro, un vantaggio chiave.

Dato l’arrivo tardivo di Google Home nel mercato globale rispetto ad Amazon Echo, per recuperare terreno, tanti sono stati gli sforzi e gli aggiornamenti intrapresi da Big G. Parliamo di conversazione bidirezionale, una conversazione continuativa che, negli USA per il momento, non ha bisogno di follow-up e di ripetere “OK, Google” ogni volta. Oppure della possibilità di far eseguiredue comandi vocali contemporaneamente. Per esempio, “accendi la luce e spegni la sveglia”.

Infine, probabilmente di minima importanza, Google Home potrebbe captare di meno i falsi richiami (lo smart speaker si sveglia senza la reale intenzione dell’utente). Questo perché l’espressione che ‘sveglia’ lo smart speaker è di un solo termine e facilmente equivocabile per Alexa (Alexa, Amazon, Echo o Computer). Al contrario, si compone di due vocaboli per Google (Hey Google, OK Google).

Amazon Alexa migliore di Google Assistant

Abbiamo detto che l’intelligenza di Google spesso supera Alexa, più che altro quando si parla di ricerche di informazioni. La loro performance nello svolgimento delle varie attività basiche può comunque definirsi equa. C’è però da dire che Alexa ed Amazon Echo rimangono regina e re del mercato globale degli smart speaker. Almeno quando si parla di Smart Home. Grazie alla più lunga presenza sul mercato e i continui aggiornamenti, Alexa è infatti diventata una presenza irrinunciabile nelle case di lingua anglofona.

Google Home si associa direttamente ai dispositivi e servizi compatibili per compiere le sue “actions”. Invece, Amazon Alexa si baserà sulle cossiddette “skills” (dall’inglese “competenze”), da ricercare ad attivare tramite l’app (per esempio skill Philips Hue per le luci e così via). Le skills di Alexa, grazie anche al supporto degli sviluppatori esterni e al suo ecosistema aperto, aumentano ogni giorno: al momento, negli USA, sono disponibili più di 40,000. Punto di forza di Alexa è stato finora la possibilità di utilizzare la funzione ‘Routine’, cioè poter controllare più dispositivi/servizi contemporaneamente grazie a delle scene preimpostate. Per esempio, accendere le luci, alzare le tapparelle e accendere la presa della macchina del caffè semplicemente dicendo buongiorno. Anche Google, però, ha da poco aggiunto questa funzionalità.


Più funzioni e collaborazioni

Considerando che Google Home non vanta ancora tutte le actions del mercato anglofono, sappiamo che anche Alexa richiederà tempo per arrivare alla maturità raggiunta negli USA. I due assistenti vocali, perciò, almeno per i primi tempi, potrebbero giocarsela in Italia in maniera un po’ più equa. Tuttavia, la superiorità, a livello globale, di Alexa in termini di collaborazioni, compatibilità e versatilità per smart home e smart living non è da sottovalutare. Questo ci porta a preferire, nel lungo termine, Amazon Echo a Google Home. Soprattutto se la tua priorità è il controllo smart della tua casa e dei suoi elementi.

Senza dubbi, entrambi sono compatibili con i maggiori player Smart Home. Philips Hue, TP-Link, D-Link, Samsung, Honeywell, Nest e così via. Stesso discorso vale per servizi di intermediazione come IFTTT. Dato che ognuno può avere esigenze specifiche, vale la pena, come già detto, capire nel dettaglio quali oggetti e servizi vuoi controllare. Quindi, scegliere di conseguenza.

Ad ognuno il suo smart speaker

Sia Amazon Echo che Google Home (anche se quest’ultimo è più limitato) propongono più prodotti all’interno della stessa linea. Quando parliamo di Amazon Echo e Google Home, ci riferiamo alla versione standard e fascia di prezzo media. Se si cercano i vantaggi dell’assistenza vocale ma con spesa e qualità audio inferiori, si può optare per le versioni mini (Amazon Echo Dot vs Google Home Mini). Allo stesso modo, se si è disposti a spendere per una qualità audio superlativa, si può optare per Google Home Max (non ancora disponibile in Italia). Se, invece, si cerca uno smart speaker con hub Smart Home integrato, evitando così l’acquisto dei singoli bridge, si può considerare Amazon Echo Plus (sicuramente non disponibile al momento del lancio italiano). Infine, se vogliamo uno smart display (per videochiamate per esempio), possiamo scegliere Amazon Echo Spot o Amazon Echo Show (anche per questi potremmo dover aspettare di più).

Differenze Amazon Echo Google Home: Audio

Per l’aspetto audio c’è da fare un’importante premessa. Se sei amante della musica e stai cercando uno speaker che si sostituisca a un impianto audio con prestazioni molto elevate, potresti rimanere deluso. Il nostro consiglio è optare per altri speaker, magari da integrare tramite Bluetooth con Amazon Echo o Google Home. Se vuoi utilizzare Google Home o Amazon Echo, tra le altre svariate cose, per ascoltare musica per un ascolto quotidiano casuale senza grandissime pretese, allora fanno al caso tuo.


Le differenze fra Amazon Echo e Google Home sono comunque lievi in termini di qualità audio. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, Google Home è dotato di un altoparlante a lunga escursione con driver affiancato da due radiatori passivi. Amazon Echo, dispone invece di un tweeter e un woofer. In molti acclamano la superiorità di Google Home, in quanto il suono risulta più ricco e rotondo con bassi più potenti. Tuttavia il suono di Home è di 3-4 decibel più basso del rivale Echo.

Differenze Amazon Echo Google Home: Design

Il design è sicuramente l’elemento più soggettivo. Entrambi hanno un aspetto elegante, poco invadente e adatto a ogni tipo di arredamento. Alcuni esperti del settore ritengono Google Home abbia la meglio, con la sua forma un po’ panciuta e l’interfaccia touch nella parte superiore. Tuttavia, le eleganti rifiniture di Echo potrebbero dare del filo da torcere a Home.
Google Home, con un aspetto che ricorda un diffusore di aromi, pesa meno di Echo (477g vs. 820g di Echo) ed è leggermente più basso (14,2cm v. 14,8cm di Echo). Amazon Echo, invece, è decisamente più snello con un diametro di 8,8cm (vs. 9,6cm di Home). Amazon Echo viene venduto in diverse rifiniture mentre di Google Home si può personalizzare la base.

Differenze Amazon Echo Google Home: Prezzo

E arriviamo alle differenze fra Amazon Echo e Google Home che possono influire sul nostro portafogli. Parliamo di prezzo. Amazon, si sa, fonda il suo business sulla convenienza. Non poteva quindi essere da meno in un mercato che cresce sempre più e di cui è stato pioniere a livello globale. Amazon Echo ha un prezzo inferiore rispetto a Google HomeIl costo di Google Home è di 149€, quello di Alexa è di 99,99€. Le cose cambiano con i fratelli minori Amazon Echo Dot e Google Home Mini. Al momento, quest’ultimo costa 59€ e, probabilmente, il prezzo di listino di Amazon Echo Dot è di 59,99€. Tuttavia, dobbiamo tener presente che molto spesso (basta pensare al Black Friday) Amazon offre sconti vantaggiosi, soprattutto sugli articoli prodotti dallo stesso. Non sarà difficile, quindi, trovare Echo a prezzi ancora più vantaggiosi. Chi non acquisterebbe ad esempio un Echo a 70€ o un Echo Dot a 40€?

Differenze fra Amazon Echo Dot e Google Home Mini

Come anticipato, le versioni mini sono adatte per chi non ha tantissime pretese in termini di audio ma vuole sfruttare appieno le potenzialità di uno smart speaker. Dallo streaming multimediale alla gestione del tempo, dalle domande quotidiane fino al controllo di ciò che succede nelle quattro mura. Le funzionalità, quindi, rimarranno le stesse delle versioni standard. La differenza sostanziale sta nell’attrezzatura tecnica, nella potenza del suono e nelle dimensioni dello speaker. Inoltre, è possibile acquistare uno o più di questi prodotti come vere e proprie estensioni del nostro smart speaker (da posizionare in camere o piani diversi, per esempio).

Audio

Qui le differenze si fanno sentire, eccome. In termini di audio, Google ha una marcia in più, in quanto dotato di altoparlante più grande e potente. Il suono è migliore di ciò che ci si può aspettare da un gadget così piccolo. L’Echo Dot presenta un’uscita audio da 3,5mm, che suggerisce all’utente di utilizzarlo con un altro speaker. Entrambi sono comunque associabili ad altri diffusori tramite bluetooth.

Design

Per quanto riguarda il design, anche qui la scelta è soggettiva, anche se Google si presenta con una forma meno lineare e, a nostro avviso, più simpatica di Echo. Una cura nel design per niente casuale che rende il dispositivo quasi invisibile. La volontà di ridurre al minimo il contatto fisico viene mostrata anche nella scelta di nascondere i comandi per il volume. L’Echo Dot, seppur piccolo, ha un aspetto più ‘industriale’ e scompare di meno nell’arredamento. Tuttavia, la luce LED, che si accende quando Alexa è in ascolto o in fase di elaborazione della richiesta, è molto più visibile. Lo stesso vale per i tasti per controllare il volume.


Echo Dot è disponibile in bianco e nero, mentre Google Home è anche disponibile in color corallo. Per quanto riguarda dimensioni e peso, i due smart speaker sono più o meno simili (Google Home 10cmx4cm circa; Amazon Alexa, 8cmx3cm con un peso di circa 1kg e mezzo).

Prezzo

Se le differenze tra Amazon Echo Dot e Google Home Mini sono più visibili in termini di audio e design, il prezzo potrebbe essere invece molto simile. Al momento, Google Home ha un prezzo di 59€. Non sappiamo quale sarà quello del Dot ma si sospetta una fascia di prezzo identica.


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