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“Fare serata”: come sono cambiate le abitudini degli italiani dagli anni ‘70 ad oggi

Fare serata

La socialità, come noto, è un tratto caratteristico degli italiani, popolo che fa della spensieratezza e voglia di stare assieme un caposaldo del proprio modo di intendere la vita. Non è stato casuale, in tal senso, che durante i mesi del rigido lockdown al quale siamo stati costretti a sottostare, siamo risultati uno dei popoli che ha retto peggio la situazione dal punto di vista psicologico.

Oggi, fortunatamente, il peggio sembra ormai alle spalle. E i locali sono tornati a popolarsi di uomini e donne del Belpaese, che non vedevano l’ora di poter riassaporare il gusto inimitabile delle grandi tavolate, lo svago del fine settimana nei tanti locali presenti lungo tutto lo Stivale.

Le serate degli anni ‘70, decennio contrassegnato dall’impegno politico

Certo, la pandemia, in un certo qual modo, ha cambiato il modo di vivere le serate, lo si nota, seppur in misura costantemente decrescente, da come le persone si comportano nei locali. Ma ormai, lo possiamo affermare quasi con certezza, siamo tornati ad una “normalità” come non si vedeva da oltre due anni.

Il modo di vivere le serate in compagnia dei propri amici, d’altro canto, è stato sempre diverso in base alle varie epoche che si sono succedute nel corso degli ultimi cinquant’anni. Se negli anni ‘60, contrassegnati dal grande boom economico del nostro paese, gli italiani scoprivano il benessere e i giovani amavano trascorrere le serate nelle “balere”, il decennio successivo, purtroppo, fu contrassegnato da problemi come il terrorismo che, inevitabilmente, ha condizionato i giovani di quei tempi.

Gli anni ‘70, con ogni probabilità, sono stati quelli in cui l’accento sull’impegno politico è stato più marcato, anche con tinte non propriamente chiare. Ed i giovani, non di rado, adoravano trascorrere le serate nei bar discutendo non solo di argomenti “frivoli”, come qualsiasi generazione adolescenziale, ma anche di tematiche politiche, di impegno sociale.

Non c’è da stupirsi, quindi, se i circoli dei partiti o i “cineforum” furono frequentati massicciamente in quel decennio. Non deve creare altrettanto stupore, di conseguenza, se gli anni ‘80 furono di tenore totalmente opposto, consegnati alla storia dai più nostalgici come il “decennio della spensieratezza”, mentre i più critici lo hanno archiviato come il “decennio del disimpegno”.

Gli anni del disincanto e del boom delle discoteche, prima del “boom” dei pub in stile inglese

In quel periodo si diffusero massicciamente le discoteche, che avevano già avuto un forte impulso nella seconda metà degli anni ‘70, che diventarono, definitivamente, il luogo preferito dai giovani. Alcuni, per certi versi, adorano accostare quel decennio agli anni ‘60, visto anche che il nostro paese, seppur “drogato” da politiche economiche il cui eco si risente ancora oggi a distanza di quarant’anni, vive momenti di massimo splendore dal punto di vista economico.

Le discoteche, quindi, erano prese d’assalto soprattutto nei fine settimana, appannaggio dei teenagers nei sabati e domeniche pomeriggio, mentre la sera si animava di gioventù adulta e anche di qualche soggetto un po’ più in là con gli anni. La spensieratezza di quel periodo durò anche nei primi anni ‘90, contrassegnati inizialmente dal Mondiale organizzato proprio nel nostro paese.

L’ultimo sussulto, probabilmente, di un decennio di vizi, eccessi e disincanto, prima di vivere un periodo in cui tutto cambiò radicalmente ed il nostro paese, a causa della mala gestione pubblica e della speculazione finanziaria, si ritrovò improvvisamente più povero. Negli anni ‘90 il fenomeno delle discoteche resse l’onda d’urto, ma il vero fenomeno di massa furono i “pub”, trasportando nel nostro paese una storica abitudine del mondo inglese.

Le serate del nuovo millennio: nulla è lasciato all’improvvisazione

Serate gustando pinte di birra, ore trascorse in compagnia chiacchierando di argomenti di varia natura, prima di chiudere la serata in discoteca, al cinema (iniziarono a diffondersi le multisale aperte fino alle prime ore dall’alba) o in altri locali caratteristici, come, ad esempio, le sale da bowling.

Il nuovo millennio, complice internet e lo stupefacente sviluppo tecnologico, cambiarono le abitudini degli italiani. Di improvvisazione, come spesso avveniva nei decenni precedenti, restò ben poco. Le serate diventano estremamente organizzate, nulla è lasciato al caso: il locale dove passare le serate viene scelto in lauto anticipo, talvolta di svariate settimane, così come l’epilogo della serata scegliendo tra gli annunci escort a Torino, Milano o un’altra grande città del nostro splendido paese.

Prende piede l’apericena. Nascono i disco-bar, dove sorseggiare un drink ballando e cercando di socializzare con altre persone. Cambiano le abitudini, si modificano anche gli orari. Se nel vecchio millennio la “serata” iniziava alle 21 circa, oggi l’orario “medio” di ritrovo si porta avanti di 60/90 minuti, con buona pace, nel caso dei più giovani, dei genitori che attendono il rientro a casa dei propri figli.


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