Tecnologia

Pocophone F1: lo smartphone di Xiaomi che fine ha fatto? E il suo futuro?

pocophone f1

Non chiamatelo top… ma Pocophone F1 è un vero best buy, Snapdragon 845, 6GB di RAM e memorie UFS 2.1 sono la base di un ottimo top di gamma questo è vero ma da soli questi elementi non bastano a confezionare uno smartphone perfetto.

Il launcher di PocoPhone F1 è stato rivisto con alcune aggiunte interessanti che però si scontrano con la reale usabilità e comodità. La categorizzazione automatica è utile ma le categorie sono talmente tante nel menu applicazioni che si fa prima a cercare l’app nella lista generale o col “cerca” che selezionare la nona voce a metà della barra orizzontale scrollabile. Per non parlare del fatto che nella categoria giochi non ho Asphalt 9 che fa pensare ad altre possibili lacune in altre categorie automatiche.


I filtri colore sono potenzialmente una genialata e decisamente preferibili rispetto alle categorie. Il problema è che concettualmente quelle pagine sono fatte al contrario. Lo scroll è infatti opposto a quello del menu applicazioni e la prima volta ero sicuro che alcune applicazioni non fossero state inserite per mancanza di spazio: ho capito dopo che dovevo scrollare al contrario…

Bene il supporto agli Icon Pack di terze parti peccato che potreste perdere la comodità dei filtri colore e che molti pacchetti ancora non sono realmente compatibili. Si installano ma cambiano solo poche icone, ne inseriscono alcune troppo grandi o ancora non rendono l’esperienza piacevole visivamente e coerente. Sono tornato alle icone stock che sono belle e moderne (se mi stufo al massimo cambio launcher e si fa ancora meglio).

Ottimi anche gli aggiornamenti: ne sono arrivati 2 in 7 giorni e confermano l’impegno dell’azienda nel’intervenire subito sui primi bug.


L’ esperienza quotdiana è veramente appagante. Veloce, immediato, multitasking sempre preciso, applicazioni che rimangono aperte praticamente sempre e caricamenti “da freddo” veramente rapidissimi: UFS 2.1 + S845 sono un binomio oggi imbattibie.

PocoPhone F1 è lo smartphone con Snapdragon 845 con la maggior autonomia che abbia provato finora e probabilmente la migliore in generale. La giornata stress si chiude tranquillamente a mezzanotte partendo alle 7 e, in condizioni di uso normale, si arriva con il 25% di carica considerando 5 ore di uso reale. Nel week-end potreste non dover neanche ricaricare.


Il software ha una serie più o meno infinita di opzioni per la gestione energetica, pulizia del dispositivo e gestione di tutti i permessi. Sebbene possa inizialmente sembrare complesso, in realtà ogni installazione suggerisce cosa fare in caso di mancanza di permessi e a conti fatti la pagina dove dare l’autostart alle applicazioni rimane nascosta nei meandri del menu impostazioni.

Lo schermo è un ottimo pannello IPS Full HD+ che perfettamente si adatta alla fascia media del mercato e alla seconda metà del 2018. Paragonato ad un Note 9 sembra spento e slavato ma che comunque non fa rimpiangere in nessuno modo i 330€ spesi.

PocoPhone F1: com’è?

Il touch è veloce, scorrevole e reattivo ma c’è un difetto sul quale non posso assolutamente passare sopra: la polarizzazione impedisce di vedere lo schermo in verticale se avete occhiali da sole polarizzati. Rispetto a Honor Play (che non si vede solo orizzontale) o a Nokia 7 Plus (che si vede in ogni direzione), Poco F1 non soddisfa e potrebbe essere una scocciatura in estate e non solo.


Sblocco con il volto: perfetto, veloce, preciso e soprattutto funzionante anche al buio grazie al sensore ad infrarossi. Inoltre il doppio tap per attivare il display e l’accensione al sollevamento permettono di entrare sulla home anche senza toccare mai il display.

Da quando mi hanno allacciato la Fibra 1000 posso finalmente dare un senso agli speed test (avendo passato molto tempo a trovare il giusto setup per mandare la connessione Wi-Fi a oltre 600MB/s) e posso confermarvi che fino ad oggi il processore che riesce ad avere le prestazioni migliori è lo Snapdragon 845.

PocoPhone F1 si conferma quindi un campione con 640Mb/s in download raggunti che è il massimo a cui sono riuscito ad arrivare al momento. Purtroppo il Wi-Fi non è ovunque e in mobilità l’assenza del 4G+ si fa sentire, almeno per me. 


Manca l’NFC e qui c’è poco da fare: fate pagamenti con lo smartphone? Salutate Poco. Usate contanti e carte di credito? SIete ancora in linea con i tempi che corrono, non vi preoccupate.

GPS e qualità chiamate non deludono. Ho avuto solo una volta in problema con la bussola in navigazione pedestre ma riavviando si è risolto tutto e non più ripresentato.
La gestione Dual SIM è ottima, un gradino sotto quella della EMUI di Huawei ma comunque personalizzabile e completa. Non manca lo slot microSD a patto di sacrificare una SIM. Non male neanche l’audio “stereo” che da un rinforzo positivo allo speaker inferiore che sarebbe, altrimenti, un po’ troppo sbilanciato. Nel complesso quindi la parte multimediale mi ha soddisfatto e anche con il Bluetooth nessun tipo di problema con cuffie e wearable.


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