Uno degli eventi che ha rivoluzionato il pensiero umano nei confronti della scienza e dello spazio, è stato sicuramente la missione Apollo 11 che ha visto approdare l’uomo sulla Luna il 20 luglio 1969.
All’epoca furono gli statiunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin a compiere il gesto. Ad oggi è l’Europa a voler tornare sul satellite naturale, esercitandosi a Lanzarote (Spagna) con tutte le attrezzature previste per la futura missione.
Dall’Agenzia spaziale europea si mira molto all’esercitazione ed agli studi in laboratorio sull’adattamento alla gravità lunare, inferiore a quella terrestre. E’ l’ingegnere Tobias Weber a sostenere:
Pensiamo che saltare sulla Luna possa generare forze simili a quelle scatenate dal camminare e correre sulla Terra: questo potrebbe permettere agli astronauti di mantenere ossa e muscoli in buone condizioni attraverso il movimento quotidiano.
In questo modo si ridurrebbe la necessità di un equipaggiamento per l’allenamento come quello usato sulla Stazione spaziale internazionale”.
Una novità nell’equipaggiamento è rappresentata dall’Electronic Field Book, un tablet in grado di: geolocalizzare l’astronauta, catalogare i campioni raccolti in missione, integrarele informazioni di telecamere e microscopi e permettere una chat vocale tra astronauti e centro di controllo.
Il software è un gioiello del giovane Leonardo Turchi ed è già stato testato sulle terre di cenere di Lanzarote.