Il progetto italiano Robotics ha un obiettivo ben preciso: rendere i robot sempre più alla portata di tutti, utilizzando materiali riciclabili e ed energie rinnovabili. L’idea vale un miliardo?
Ormai i robot sono diventati i protagonisti assoluti in numerosi ambienti (ad esempio negli ospedali), eppure non siamo ancora riusciti ad introdurli nei luoghi più comuni, come case e uffici. Per aggirare questo ostacolo l’Unione Europea ha bandito una gara per finanziare la realizzazione di robot capaci di integrarsi con l’ambiente domestico-lavorativo, utilizzando materiali che rispettano la natura. A partecipare saranno più di 800 esperti appartenenti alla comunità scientifica europea, con il contributo di Giappone, USA e altri Paesi. In gara troviamo anche l’Italia, che partecipa con l’innovativo progetto FET- Flagship “Robotics”.
I risultati tecnologici sono sempre più rapidi e promettenti, i tentativi di trasferimento dai laboratori al mercato sono frequenti. Ma il tutto avviene senza un piano di sviluppo a lungo termine e strutturato.
L’obiettivo sembra chiaro: permettere ai robot l’ingresso nella nostra vita quotidiana, senza però che questo stravolga la società così come la conosciamo.
A guidare il progetto troviamo due importanti scienziate italiane: la realizzatrice dei robot pianta Barbara Mazzolai dell’Istituto Italiano di Tecnologia (lit) e l’esperta di robot soffici Cecilia Laschi, della Scuola Superiore Sant’Anna. Tra i partecipanti troviamo Dario Floreano del Politecnico di Losanna, Sabine Hauert dell’Università britannica di Bristol, Jean-Paul Laumond del Consiglio Nazionale Francese delle Ricerche (CNRS), Tamim Asfour dell’Istituto Tedesco Karlsruher per le Tecnologia, Stefano Stramigioli dell‘Università Olandese di Twente.
I sei finalisti verranno scelti il prossimo 4 Dicembre a Vienna durante la conferenza ICT2018 e riceveranno un anno di finanziamento delle attività preparatorie. Nel 2020, dopo attenta valutazione, uno dei progetti finalisti sarà proclamato vincitore. Il premio? Un finanziamento da 1 miliardo di euro per l’attuazione del progetto nei successivi 10 anni.
E voi, che ne pensate? In futuro i robot saranno made in Italy?